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Cronache dal Cosmotronic Tour: Milano e Marghera

Cronache dal Cosmotronic Tour: Milano e Marghera

Milano 12 aprile, Marghera 14 aprile

A marzo ci siamo innamorati del Fabrique.
Davvero.
Quella è forse stata la prima data del tour dove tutto è girato alla perfezione. Un concerto che ricorderemo a lungo e che probabilmente resterà uno dei simboli di questo giro di Cosmotronic Tour. Ci siamo tornati che era aprile per la seconda tappa milanese del tour. Una di quelle aggiunte a causa dei sold out avvenuti in prevendita e con mesi di anticipo.
Sold out pure questa. E non lo diciamo per vantarcene ma perché quando, ormai più di un anno fa, abbiamo cominciato a pianificare il nuovo disco e tutto quello che gli sarebbe dovuto seguire non era assolutamente prevedibile un’accoglienza del genere e ogni volta è una sorpresa.
Tornare in un posto in cui sei già stato equivale ad avere degli automatismi: sai come muoverti, conosci il palco, sai dove sono i camerini, e un po’ è come sentirsi a casa.
Il Fabrique è stato una casa bellissima, e anche questo concerto non lo scorderemo facilmente.

Un giorno di day off, pausa, recupero delle forze, scoperta che esiste una vita dopo l’after party (a proposito: Francisco ha spaccato ancora una volta) ed è già il momento di spostare tutta la carovana al Rivolta di Marghera.

Come al solito arrivare molto prima nei luoghi dove si suona ci dà la possibilità di assistere ad una trasformazione. Vedere posti vuoti riempirsi piano piano di vita e mutare forme, diventare altro.

Il Rivolta però è un posto che pieno di vita lo è già di suo, visto che non si tratta di un locale normale ma di un centro sociale vero e proprio dove la gente abita e conduce una vita che va oltre quella delle attività che vengono svolte lì dentro.

Suonare in un centro sociale significa anche non poter fare prevendita e scoprire quanta gente verrà a vederti solo quando salirai sul palco. E questa volta il colpo d’occhio era davvero incredibile. Sold out, ma di quelli belli. Col pubblico caldissimo che non molla neanche un momento.

Fisicamente abbiamo dato tutto quello che avevamo da dare e alla fine eravamo tutti distrutti ma felici e sicuri di aver partecipato ad una delle date – forse la data – più belle di tutto il tour.

A questo giro, poi, abbiamo avuto l’onore di ospitare una leggenda vera.
Un mito assoluto.

Il signore assoluto della techno.
Lory D.

E così dopo due ore a 130 bpm, senza neanche un attimo di tregua, è arrivato il momento del sound ivreatronico: quello di Foresta e Splendore che hanno letteralmente tenuto a bada una folla impazzita.

E questa volta nella foto scattata dopo la chiusura, è stato davvero difficile riuscire a fare entrare tutti!

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